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Giuliana Algeri
La Basilica della Madonna dell'Orto

Collana: Biblioteca dello spirito
Formato: 21x30 cm
Pagine: 192
Prezzo: € 25
Isbn: 978-88-95952-13-0
 

Giuliana Algeri
La basilica della Madonna dell'Orto

F. Baratta, B. Bernabò, M. Ostigoni
Diocesi di Chiavari. I: la storia nei secoli

F. Baratta, B. Bernabò, M. Ostigoni
Diocesi di Chiavari. II: contributi di approfondimento

Francesco Baratta
Sciü Prevostu

Francesco Baratta
Sulle note della grazia

Barbara Bernabò | Rosella Bruschi
La manifestazione della Madonna dell'Orto: testimonianze e documenti

Gianlorenzo Borzini
Sorpreso da te, sorpreso da tutto

Osvaldo Garbarino
Diocesi di Chiavari. III: le prime architetture cristiane del Tigullio

Paolo Gennaro
Storia delle chiese di Leivi

Paolo Gennaro
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Paolo Gennaro
Storia della chiesa di San Giovanni Battista

Paolo Gennaro
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Paolo Gennaro
Storia della chiesa di Santa Giulia di Centaura in Lavagna

Giorgio Getto Viarengo
Chiavari. Nostra Signora dell'Orto

Francesco Isetti
Celebrare l'Eucaristia

Francesco Isetti
Liturgia. Scuola della fede

John Main
Comunità d'amore

David Steindl-Rast
Il cuore in ascolto

David Steindl-Rast
La musica del silenzio

Enrico Rovegno
Avvocata nostra. Azione teatrale sulla storia d'amore fra la Madonna dell'Orto e la sua città

Fabio Torri
Andiamo a messa. Parole e gesti della cena del Signore

a cura di Alessandro Zucchi
Don Giovanni Boicelli. Le opere della fede

Autori Vari
Rosario biblico con Giovanni Paolo II

Giuliana Algeri

La Basilica della Madonna dell'Orto

Subito dopo l'apparizione della Vergine a Sebastiano Descalzo (2 luglio 1610), nei pressi dell'edicola dipinta sul finire del sec. XV da Benedetto Borzone sul muro esterno di un orto, i chiavaresi vollero costruire – a protezione dell'immagine della Madonna dell'Orto – prima una semplice tettoia e poi un piccolo edificio davanti all'altare innalzato ai piedi dell'affresco.

Riconosciuto ufficialmente nel 1612 l'evento miracoloso, fu avviata la realizzazione di un grande santuario, approvata dalla Curia Vescovile di Genova e dal Senato della Repubblica, la cui prima pietra fu posta il 1 luglio 1613 e che fu completato nell'autunno del 1633. Sul grandioso altare maggiore, l'8 settembre 1634, fu collocato il dipinto con l'immagine della Madonna, che da quella sede non è più stato spostato.

Il Santuario, affidato alla cura dei Carmelitani Scalzi fin dal 1628, passò al clero secolare nel 1797 quando i religiosi, a seguito di un provvedimento della Repubblica Ligure, furono allontanati dalla città. Da quel momento per l'austero edificio seicentesco cominciò una fase totalmente nuova protattasi per tutto il secolo XIX e culminata con la decorazione in stucco dei pilastri e delle lesene del presbiterio, eseguita in occasione del terzo centenario dell'apparizione. In seguito alla istituzione della Diocesi di Chiavari (3 dicembre 1892), il Santuario ha assunto le funzioni di Cattedrale e il 27 novembre 1904 ha ottenuto il titolo di Basilica minore pontificia.
 

Giuliana Algeri, già Soprintendente per i Beni Artistici e Storici delle province di Mantova, Cremona, Brescia e successivamente della Liguria, ha dedicato i suoi studi alla cultura artistica dell'Italia settentrionale, dando spazio anche alle opere presenti nel Tigullio (Il Museo diocesano di Chiavari, 1986; L'Oratorio dei Disciplinanti a Moneglia, 1989; Un dipinto ritrovato di Bernardo Strozzi. L'Apparizione della Madonna Odigitria della chiesa di S. Maurizio di Monti a Rapallo, 1992; Testimonianze d'arte nella diocesi di Chiavari, 1993). Tra le ricerche più recenti: Il trittico fiammingo di S. Lorenzo della Costa, 2006; Tra Genova, Pisa e Murcia: nuove indagini per l'attività di Barnaba da Modena, in "Studi di Storia dell'Arte", 2008; Una tavola senese di primo Trecento nel Levante ligure, in "Bollettino d'Arte", 2009.