Le prime pagine del libro (pdf)

Maria Antonietta Caronia Alberti
La memoria dei luoghi. Santa Brigida e il convento di Scala Coeli a Genova

Collana: Biblioteca dell'Arte
Formato: 15x21 cm
Pagine: 256
Prezzo: € 22
Isbn: 978-88-95952-54-3
 

Sandro Antonini
Giacomo Borasino: l'arte della fotografia

Francesco Baratta | Andrea Lavaggi
Da Segesta Tigulliorum a Sestri Levante

Francesco Baratta | Angelo Coriandolo
Brea. Pescatore, operaio, artista

Maria Antonietta Caronia Alberti
La memoria dei luoghi. Santa Brigida e il convento di Scala Coeli a Genova

Guido Lombardi
Ritratti chiavaresi

Riccardo Penna
Chiavari. Ritratto di città

Franco Tavaroli
Viandando

Giorgio Getto Viarengo
Foto Mariuccia

Maria Antonietta Caronia Alberti

La memoria dei luoghi

Santa Brigida e il convento di Scala Coeli a Genova

Su una collina al limitare della città di Genova ai primi del Quattrocento un gruppo di religiose decide di creare un convento dedicato a Santa Brigida. Non sanno che passerà molto tempo per rendere concreto il loro progetto perché Genova si trova divisa al suo interno per questioni di interesse e di contrasto con la curia papale.

Il problema coinvolge anche Firenze dove un monastero brigidino esiste già. Bisogna trovare le ragioni di questo travaglio nella difficoltà ad accettare un monastero doppio e per decidere se conviene occupare un'area così vasta con un complesso di ampie proporzioni.

Scavando sul perché di questa devozione alla Santa svedese, il libro cerca dapprima nel nord Europa le tracce di una Birgit pagana e delle valenze dei suoi poteri e ripercorrendo il passaggio da Santa Brigida di Irlanda a Santa Brigida di Svezia collega le motivazioni tenaci dei gruppi religiosi che intervengono come protagonisti, insieme a prelati e signorie d'oltregiogo, nella costruzione del convento genovese sulle orme del lungo viaggio di Brigida verso la Terrasanta con la sua sosta a Genova.

Fra Cinquecento e Seicento la chiesa e le costruzioni attorno saranno interessate ad ampliamenti e decorazioni marmoree e ad affresco di cui rimangono pallide tracce. Infatti, dopo un Settecento che vede il monastero dedicato alla Scala celeste, protagonista con le educande e la musica sacra e profana del luminoso tramonto della Dominante, nell'Ottocento tutta l'area è interessata a demolizioni e nuove costruzioni per l'ambiziosa borghesia cittadina.

Oggi questo testo recupera il legame del quartiere sopra Via Balbi al suo primitivo tracciato medievale e restituisce ai lettori i segni ancora leggibili del suo passato dimenticato.
 

Maria Antonietta Caronia Alberti (Genova, 1932-2011) ha attraversato la vita seguendo percorsi complessi e articolati. Laureatasi, già adulta, in Lettere Classiche, ha realizzato la sua vera passione giovanile specializzandosi in Archeologia. Ha insegnato nelle scuole medie superiori e collaborato con l'Università svolgendo attività didattica nell'ambito della Topografia Antica e con la Soprintendenza Archeologica di Genova per la quale ha catalogato materiali archeologici provenienti dalla nostra regione. Per il Comune di Lavagna ha sistemato parte dell'archivio storico e ha curato l'allestimento della Civica Collezione Alloisio come mostra permanente, della quale ha curato il catalogo.
Animata da un grande amore per il sapere e per la sua diffusione e dal desiderio della conservazione dei beni storici e artistici del territorio, ha unito queste due particolari attitudini della sua professione nel quartiere di Santa Brigida in cui venne ad abitare nel 1999. Incantata da questo angolo di Genova medioevale e dalla sua storia ha lavorato a ricostruire la storia del Monastero delle Brigidine che qui sorgeva, contribuendo a risvegliare negli abitanti l'interesse per questa zona. Lascia in eredità questo testo che oggi le persone che l'hanno conosciuta e con lei collaboravano, dopo un lavoro di recupero del manoscritto e la sua revisione, propongono alle stampe.