Le prime pagine del libro (pdf)

Mario de Sá-Carneiro
L'ultimo scritto

Collana: Biblioteca inquieta
Formato: 12x17 cm
Pagine: 72
Prezzo: € 7,50
Isbn: 978-88-95952-29-1
 

Vincent d'Abancourt
La quinta suite

Pierangelo Baratono
Genova Misteriosa

Lorenzo Beccati
74 nani russi

Rosa Cerrato
Fiaba nera

Joris-Karl Huysmans
Laggiù, nell'abisso

Pierre Louÿs
Afrodite

Leopoldo Lugones
Yzur

Horacio Quiroga
Racconti d'amore, di follia e di morte

Jean Richepin
Morti bizzarre

Mario de Sá-Carneiro
L'ultimo scritto

Remigio Zena
Le idee del maestro Hoffmann

Mario de Sá-Carneiro

L'ultimo scritto

Nel 1912, quando fu pubblicata la raccolta Princípio che contiene i racconti qui presentati, Sà-Carneiro "fu salutato come uomo di genio, sebbene pazzo, poiché, secondo alcuni, terminata la lettura della sua opera, si aveva la sensazione di uscire da un manicomio".
Manuela Fazenda Martins

"Sá-Carneiro non ha avuto biografia; ha avuto solo genio. Ciò che ha detto è stato ciò che ha vissuto".
Fernando Pessoa, in una lettera a João Gaspar Simões
 

Grande amico di Fernando Pessoa, morto suicida a Parigi all'età di ventisei anni, Sá-Carneiro ha lasciato dietro di sé un'opera straordinaria, ossessivamente incentrata sui temi dell'identità, della follia e della solitudine. Le storie contenute in questa raccolta, scritte durante il soggiorno dell'autore a Parigi, ben evidenziano il disgusto dell'autore per il banale e l'ordinario, il suo desiderio di tendere a un piano d'esperienza differente, superiore.

I suoi racconti stravolti e allucinati raggiungono un'intensità a tratti spaventosa, spingendosi talvolta alla deriva tra i meandri introspettivi dell'autore, contribuendone a rivelare il profondo turbamento del suo animo, ben evidenziato dalla sua ossessione nei confronti "dell'altro" o "dell'ombra". Nei personaggi delle storie narrate da Sá-Carneiro emerge una misantropia che sfocia in comportamenti talvolta illogici o autolesionisti, in cui i protagonisti tendono a essere sopraffatti dai loro istiniti distruttivi verso se stessi e verso il prossimo.
 

Mario de Sá-Carneiro (Lisbona 1890-Parigi 1916). Rimasto orfano di madre, va a vivere con la nonna paterna; compie sporadici viaggi con il padre in Europa. Nel 1911, Tomás Cabreira Júnior, suo intimo amico e compagno di scuola, si uccide davanti a professori e studenti, con un colpo di pistola alla testa: l'episodio lascia un segno indelebile nell'anima di Sá-Carneiro. Nel 1912 va a studiare diritto a Parigi. Una rimessa mensile del padre gli consente di vivere senza problemi economici. In quello stesso anno pubblica la raccolta di racconti Princípio. Nel maggio del 1913, invia a Fernando Pessoa, suo grande amico, le poesie che formeranno il libro Dispersão, pubblicato l'anno seguente così come il racconto A confissão de Lúcio. Insieme con Pessoa, partecipa alla direzione della rivista "Orpheu" lanciata nell'aprile 1915. In quello stesso anno esce il suo volume di racconti Céu em fogo. Tutta questa attività letteraria, tuttavia, non attenua le crisi esistenziali che lo agitano, aggravate da seri problemi finanziari. Nel marzo del 1916, scrive a Pessoa confessando che sta pensando di uccidersi. Qualche giorno dopo, però, tranquillizza l'amico, comunicandogli che ha cambiato idea. Il 26 aprile, tuttavia, nella sua camera d'albergo, indossando lo smoking, si suicida.